Passione fotografica
Sommario
Funzionamento reflex digitali - Requisiti fondamentali - Gli obiettivi - La messa a fuoco - L'esposizione
- Il diaframma e la profondità di campo - Tempi di scatto - regola dei terzi - il colore
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La struttura non è certamente cambiata molto rispetto alle più classiche antenate analogiche dunque:
La luce riflessa del nostro soggetto fotografico viene raccolta dall' obiettivo, il quale si preoccupa di convogliare il flusso di fotoni in un punto determinato sul piano focale.
La risultante sarà una immagine capovolta.
Successivamente sarà compito del "diaframma" far passare più o meno luce, in che modo? Semplicemente attraverso la sua apertura, proprio come l'iride di un'occhio.
Una volta passata attraverso il diaframma, la luce si dirige verso "l'otturatore" il quale ha il compito importante di regolare il tempo dell'esposizione, da una frazione di secondo fino ad ore.
Infine vi è il "piano focale" dove l'immagine troverà la sua destinazione finale, essa infatti è la superficie dove essa verrà impressa definitivamente, nel nostro caso sarà un sensore Cmos o CCD.
Naturalmente questo è uno schema riduttivo ma permette di capire in maniera immediata quanto sia semplice ma altrettanto perfetto il meccanismo che utilizziamo ogni volta che usiamo la nostra reflex.
Un corpo macchina moderno è composto da moltissimi altri strumenti importanti quali il bilanciamento del bianco, la ghiera per la selezione del modo di registrazione, la messa a fuoco automatica, il pentaprisma, le varie connessioni al computer e naturalmente il sensore che converte l'immagine in impulsi elettrici che vengono poi memorizzati nella nostra scheda di memoria.
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