Quando avviene l'aberrazione cromatica? Per quale motivo a volte la riscontriamo sulle fotografie?
- ITA -
Sebbene questo difetto sia altamente minimizzato dalle nuove tecnologie e dai filtri presenti in commercio, ogni qualvolta la luce passa attraverso un mezzo cambia il suo indice di rifrazione e dunque la sua velocità di propagazione.
E' proprio in questo caso che si hanno aloni ai bordi dell'immagine di varie colorazioni.
Essenzialmente, ciò che si osserva sono variazioni verso il blu oppure verso il rosso, questo è dovuto al fatto che lo spettro elettromagnetico ha come suoi estremi proprio questi due colori.
A lunghezze d'onda che variano fra 450 a 475 nm abbiamo una colorazione blu (per lunghezze inferiori possiamo trovare il violetto) metre per variazioni tra 620-750 nm abbiamo il colore rosso.
(Fonte immagine INFN)
Questo tipo di problema, dunque, è presente in maniera maggiore o minore i tutti i sistemi ottici composti da lenti.
Per risolvere questo problema, spesso, ci si affida alla progettazione e alla costruzione di lenti acromatiche in cui l'aggiunta di correzioni permette di annullare e disperdere il difetto modificando l'angolo di rifrazione per la medesima lunghezza d'onda.
L'aberrazione cromatica può essere di tipo laterale con colorazioni che vanno dal rosso al verde e dal blu al giallo, di tipo assiale con colorazioni che vanno dal viola al verde.
E' possibile annullare il problema via software naturalmente, Aperture 3 o Adobe Lightroom hanno, ad esempio, funzioni che permettono questa operazione.
Certamente, l'origine della fotografia è ciò che conta ma la tecnologia in questo senso ha fatto salti da gigante come già riscontrato in fotocamere come la Fujifilm x-pro1 davvero formidabili da questo punto di vista, a mio avviso!
- ENG -
P.Iva 10624081005
Orari: lun - ven 10:00 - 18:00 , sab 10:00 - 13:00 su appuntamento.
©Copyright by Marco Pollini, all rights reserved 2020
Privacy Policy