Curiosità fotografiche
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Più precisamente parliamo del direttore del Dipartimento di Nanostrutture dell’Università di Genova, Enzo di Fabrizio.
La struttura a DNA è stata scoperta tramite la tecnica della cristallografia ai raggi X. Essa ci permette di interpretare, tramite modelli matematici, quale possa essere la struttura, grazie al confrontanto con modelli osservati.
Ciò di cui parliamo ora è una vera e propria fotografia scattata tramite elettroni e non fotoni come di solito si usa fare.
La tecnica si avvale di una soluzione diluita sulla quale viene adagiato il complesso intreccio di fili e di pilastri di silicio di dimensioni nanoscopiche.
Quest'ultimi essendo estremamente idrorepellenti permettono una rapida evaporazione del liquido con un conseguente rilascio della struttura a doppia elica del DNA. Attraverso dei piccolissimi fori, praticati dall'equipe, e un fascio di elettroni, si è riusciti ad immortalare il tutto.
Un orgoglio tutto italiano!
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