Sommario
L'obiettivo - l'otturatore - il diaframma - indici di esposizione - mirino fotocamera - l'esposimetro - il telemetro - la pellicola - regola per una esposizione perfetta - La distanza iperfocale - La messa a fuoco all'infinito - Regole per utilizzare l'esposimetro analogico - Soggetti in movimento - La pellicola pancromatica - Fotografia con teleobiettivi - Consigli per la fotografia a colori - Misura dell'esposizione
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(Image from clickblog.it)
Abbiamo parlato di profondità di campo, di diaframma e di una esposizione perfetta, vediamo ora come utilizzare tutto ciò affinchè le fotografie risultino il più possibile nitide e di ottima qualità!
Nel mondo dell'analogico non è possibile rivedere immediatamente i propri files per poterli eliminare in caso di errore, il vero problema ma anche il vero fascino immortale di questo tipo di fotografia.
Il metodo consiste nell'utilizzare un'apertura del diaframma media, come ad esempio f/8 adatta, quindi, ad ogni tipo di condizione sia di forte luminosità oppure no.
Impostiamo, inoltre, un tempo di scatto, anch'esso, medio e disponiamo la distanza sull'obiettivo di circa 8 metri.
Quest'ultima si trova ed è leggibile sul barilotto della maggior parte degli obiettivi semi-professionali o professionali, proprio per permettere al fotografo più esperto di utilizzare anche questa tecnica!
Facendo ciò, sarà possibile capire che si potrà avere a fuoco tutti i soggetti che saranno all'interno dei piani che si trovano a partire da 4 metri fino all'infinito.
La formula per il calcolo di questo valore è la seguente:
dove H si riferisce alla distanza iperfocale, f è la lunghezza focale, N è il rapporto focale di apertura (cioè il rapporto tra lunghezza focale ed apertura! Ad es. f/1.4 è un rapporto basso che significa obiettivo luminoso!) ed infine c è il circolo di confusione "c" (cioè la capacità di risoluzione del nostro occhio).
Per non fissarsi troppo con la matematica perdendo l'attimo fuggente si può far riferimento anche a tabelle ma la cosa veramente importante da capire è che:
- La distanza iperfocale va generalmente utilizzata con focali corte e dunque con grandangolari.
- Valori più alti di apertura e valori più piccoli di lunghezza focale, avvicinano la distanza iperfocale. E' consigliabile non superare il valore f/11, in quanto potrebbero presentarsi problemi di diffrazione.
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where H refers to the hyperfocal distance, f is the focal length, N is the focal ratio of the aperture (ie the ratio between focal length and aperture! Eg. f / 1.4 is a low ratio means that bright lens!) and finally c is the circle of confusion (that is, the resolution capacity of the human eye).
Not to fixate too much with math losing the fleeting moment you can also refer to the tables but the really important thing to understand is that:
- The hyperfocal distance goes typically used with short focal lengths and therefore with wide angle.
- Higher values of openness and smaller values of focal length, approaching the hyperfocal distance. Should not exceed f / 11, as they may be problems of diffraction.
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